Perone Peppe

Bio

Peppe Perone nasce a Napoli nel 1972. Vive e lavora a Rotondi, Avellino.
Dopo aver frequentato il Liceo artistico a Benevento, nel 1994 si diploma in scultura all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Nel 1998 inizia a realizzare sculture e installazioni in cui ripropone animali e oggetti d’uso quotidiano prelevati dal loro contesto, ricoperti e cristallizzati con un sottile strato di sabbia, materiale che allude sia ai giochi infantili sia alla fragilità delle cose sottoposte a processi di continua trasformazione. Nel 2000 viene invitato a realizzare una scultura manifesto per le “Bandiere di Maggio” in piazza del Plebiscito a Napoli.

Nel 2001 prende parte a “Chaos & Communication – X Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo” a Sarajevo, gli viene dedicata una personale alla galleria Mimmo Scognamiglio di Napoli e partecipa alle collettive “Napoli e Terra d’Otranto. Aspetti della giovane arte al Sud” al Castello Aragonese di Otranto e “Cittadini e non” alla Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Avellino.

Nel 2002 partecipa a “Napoli Anno Zero, Qui ed ora” al Museo di Castel Sant’Elmo e gli viene assegnato il “Premio MiArt Sezione Anteprima”. Nel 2003 inaugura un’installazione permanente alla Circumvesuviana di Napoli, partecipa a “Last Judgment” al festival Bumbershoot di Seattle, all’anteprima della “Quadriennale d’Arte di Roma” al Palazzo Reale di Napoli e alla collettiva “Inchiostro indelebile – Impronte a regola d’arte” al MACRO di Roma.

Nel 2004 inaugura una personale da Ronchini Arte Contemporanea a Terni e partecipa alla mostra “Lasciateci Divertire” Arezzo. L’anno seguente espone all’ARCOS – Museo Arte Contemporanea del Sannio a (BN), successivamente La Scultura Italiana del XX secolo”,Fondazione Arnaldo Pomodoro. Nel 2006 partecipa alle collettive “Scultura Internazionale” nel castello di Aglié a Torino, “Ars in Fabula” e “Arterritory. Arte. Territorio. Memoria” alla Centrale Montemartini di Roma. Nello stesso anno, la Galleria 1/9 unosunove di Roma gli dedica una personale. Sono dell’anno seguente altre due personali, da Furini Arte ad Arezzo e di nuovo da Mimmo Scognamiglio.

Sempre nel 2007 prende parte alle collettive “Linee all’Orizzonte” alla Galleria d’Arte Moderna di Genova e “Premio Internazionale Giovane scultura – ed. Italia/Francia” a Materima – Cittadella della Scultura (Casalbeltrame), all’interno del Parco Naturale delle Lame del Sesia.

Fra il 2010 e il 2011 tiene due personali: Ronchini Arte Contemporanea e Guidi&Schoen a Genova. Partecipa inoltre ad “Art Stays” a Ptuj in Slovenia, dove tornerà a esporre nel 2014.

Sono del 2012 le collettive “Nelle Terre di Piero. Omaggio a Manzoni” a Torre Pallavicina in provincia di Bergamo, “+ 50 SCULTURE IN CITTÀ TRA MEMORIA (1962) E PRESENTE (2012)” a Spoleto, nel 2013 Biennale Italia-Cina a Monza e la mostra in memoria di Adriano Ronchini “Gli artisti che ho amato”, tenutasi al museo CAOS di Terni.

Nel 2014 disegna con il fratello Lucio il Manifesto del Premio Strega 2014 e partecipa ad alcune mostre collettive, tra cui THE SPRING BREAK SHOW da Guidi&Schoen, , “Land like the Sea” e “CAPRI | THE ISLAND OF ART”, Capri nel il 2014 e il 2015 partecipa a “L’eredità dell’arte – Mimmo Paladino e Mohanna Durra” alla National Gallery of Fine Arts di Amman in Giordania.

Nel 2015 Vedo Nero Palazzo Morelli Todi (PG), SCULPì Guidi&Shoen Genova, IMAGO MUNDI “ PRESTIGIUM ITALIA” Luciano Benetton e Luca Beatrice Nel 2016 è invitato Alla Biennale Italia-Cina” METAMORPHOSIS”, mostra collettiva “CAPRICCI” Acqua Petra Telese terme (BN) a cura di Achille Bonito Oliva.2017 “Have a Nice Time” a cura di Antonio D’Amico Domodossola (MI), VIA VARCO via Dell’Arte a cura di marco Tonelli (Rotondi e San Martino Valle Caudina).

Nel 2018 “ROSSO NEL ROSSO Artisti Italiani Contemporanei Budapest Ungheria. Nel 2018 Mirabilia Urbana Lucio e Peppe Perone centro storico di Civitavecchia a cura di Fabio Cozzi introduzione Paola di Giammaria.2019 VIA VARCO Segni e Suoni a cura di Marco Tonelli Rotondi (AV). Doppia personale galleria Other Size Milano a cura di Maria Savarese.